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Italia in corsa Mondiali: l’impresa di Gattuso sotto pressione
Se c’è una cosa che il calcio insegnano è che non si può mai dare nulla per scontato, nemmeno in una partita ricca di colpi di scena come Italia-Israele. La vittoria per 5-4 dell’Italia nella recente qualificazione ai Mondiali 2026 ha scatenato entusiasmo tra i tifosi, ma anche una buona dose di suspense e riflessioni sul cammino che aspettano gli azzurri. La sfida, giocata in Ungheria su un campo neutro per motivi geopolitici, è stata un vero e proprio thriller, un mix di emozioni forti, autogol e rimontone da cardiopalma.
L’Italia, dopo aver subito uno svantaggio sfortunato con un autogol di Locatelli, ha mostrato carattere, già riaperto le speranze con il gol di Kean, e poi si è scatenata: il match è stato un crescendo di emozioni, con il 4-2 firmato da Raspadori e la reazione furiosa di Israele che ha pareggiato con due autogol di Bastoni e Peretz. Ma come si dice in questi casi? ’Il calcio è uno sport meraviglioso perché non c’è niente di scritto’. E così, al 91°, Tonali ha scritto il suo nome nel libro dei record con un gol che ha spaccato il cuore agli israeliani e fatto esplodere il pubblico italiano.
Il vero punto di forza di questa partita è stato il carattere, la grinta e la capacità di reagire anche quando le cose sembravano complicate. I protagonisti come Kean e Retegui si sono dimostrati leader, mentre la difesa, specie nelle criticità, deve ancora migliorare. Ma si sa, ‘il vero valore di un uomo si vede nelle difficoltà’, e questa squadra ha dimostrato di saperci fare anche nei momenti più bui.
L’importanza di questa vittoria è enorme: permette all’Italia di mantenere vive le speranze di qualificarsi direttamente ai Mondiali 2026, arrivando ad un punto dal secondo posto e consolidando una corsa in cui niente è scritto. La strada per il biglietto finale resta dritta solo sulla carta: il gruppo è tosto, con la Norvegia sempre in testa e la chance di spuntarla che rimane aperta, anche se il cammino è quanto mai tortuoso.
Il calcio, come dice un grande detto, ‘vince chi segna e non chi parla’. E questa Italia, con cuore e orgoglio, potrebbe davvero riscrivere la storia di questa qualificazione, dimostrando che anche nelle situazioni più complicate, il vero campione si vede quando la partita è ancora aperta. Continuiamo a tifare, perché il sogno mondiali è ancora possibile, e questa squadra ha tutte le carte in regola per sorprenderci ancora.
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