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Kean out: crisi infortunio per la Nazionale di Spalletti
Se c’è una cosa che i tifosi di calcio non amano affatto, è quando le stelle che dovrebbero guidare la squadra si ritrovano in infermeria, lasciando il mister con il fiatone e il cuore in gola. Ed è proprio quello che sta succedendo in casa Italia, con Moise Kean che, a poche ore dalla sfida più importante contro la Norvegia, deve mollare la presa a causa di un infortunio muscolare. Come si dice, nel calcio come nella vita, “chi la dura la vince” – ma forse questa volta, per Spalletti, sarà necessario un po’ di fortuna oltre alla grinta!
Il centravanti della Fiorentina, protagonista di una stagione da vero ‘killer’ in maglia viola, ha lasciato il ritiro azzurro in fretta e furia, sconsolato e con il ginocchio in spalla: un risentimento muscolare alla coscia destra lo ha messo fuori gioco. E non si tratta di un semplice stop, bensì di un vero e proprio colpo duro per le ambizioni degli azzurri di partire col piede giusto nelle qualificazioni ai Mondiali 2026. La sua assenza si farà sentire, tanto più che il mister Spalletti, tra infortuni e incertezze, si trova a fare i conti con l’ennesima emergenza.
Ma non sono solo papabili titolari a dover mettere il cuore in pace, perché questa crisi di formazione porta con sé un carico di emozioni e tensione. La squadra dovrà affrontare il primo match contro la Norvegia – una sfida da tripla perché ai punti e alla qualità , si aggiunge l’ennesima soluzione di emergenza. E si sa, in questi momenti tocca a tutti quanti, anche a chi meno se lo aspetta, come Rugani, chiamato a sostituire Gabbia. Non è certo il momento di disperarsi, anzi: questa è la vera prova del fuoco, quando il calcio diventa un gioco di cuore, determinazione e un pizzico di fortuna.
Come diceva il grande Pelé, “Il successo non è per i deboli” – e in questo momento, più che mai, serve quella grinta che solo il calcio sa dare. La speranza è che l’Italia possa superare questa tempesta, con il cuore e l’orgoglio di sempre. Perché, alla fine, il calcio è anche questo: un gioco fatto di passioni, sorprese e, a volte, anche di infortuni che scuotono le fondamenta, ma non fanno mai perdere la speranza di vincere.
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